Ho ceduto anch’io al titolo sensazionalistico per acchiappare click facili, ma il tema in realtà è caldissimo, quasi afoso come questa estate 2018: per noi che viviamo con una disabilità, organizzare una vacanza significa dover tenere conto di una miriade di fattori in più rispetto alla maggior parte delle persone, vuol dire fare dei compromessi, sapersi venire incontro e, spesso, dover rinunciare a qualcosa (che sia un ausilio o un’esperienza).
Il segreto primario per fare una vacanza accessibile senza (o con poche) brutte sorprese, è quella di prevedere le situazioni e pianificare il pianificabile: dalla mia lunga esperienza di gitaiola e viaggiatrice, ho accumulato una serie di promemoria forse un po’ stupidi ma essenziali, che mi tornano utili ogni volta che devo organizzare un viaggio. Al contrario di quello che suggerisce il titolo del post, questa non è una “guida definitiva” e i 12 consigli non sono “infallibili“: sono solo i consigli che darei a un’amica, ma la lista è incrementabile e adattabile alle esigenze di ogni persona.
- Scegli dei compagni di viaggio simpatici e affidabili, possibilmente con poco senso del pudore soprattutto se si devono occupare di aiutarti nell’igiene personale. Avvisali che probabilmente si dovranno fare dei gran muscoli, a trasportarti su e giù da scale della metropolitana con l’ascensore rotto. Questo è un nodo fondamentale: dal rapporto con i tuoi compagni dipende la buona riuscita di una vacanza!
- Se viaggi in treno, aereo, nave, assicurati di richiedere l’assistenza con anticipo: oltre ad essere obbligatorio quando si viaggia in sedia a rotelle o si hanno altri ausili ingombranti, è una garanzia di assistenza anche durante gli inconvenienti legati, per esempio, al cambio binario dell’ultimo minuto o a scali aerei non previsti (e soprattutto hai qualcuno che ti porta la valigia gratis). Trenitalia si appoggia all’assistenza delle Sale Blu, contattabili tramite telefono, email e online: se ne usufruisci, ricordati di avere la Carta Blu in corso di validità. I treni Italo hanno un servizio esclusivamente telefonico (che ogni volta mi fa dire parolacce per i tempi biblici di prenotazione, nonostante il personale sia cordialissimo), mentre ogni compagnia aerea o navale ha le proprie modalità di assistenza descritte sul loro sito.
- Per i voli aerei fai molta attenzione a scegliere in anticipo il tipo di assistenza corretta e ricordati che molti tipi di carrozzine elettriche e superaccessoriate non possono essere trasportate, o trasportate a certe condizioni. Metti in conto che la tua carrozzina verrà collocata in stiva, si presume dopo che siano state lanciate tutte le valigie: implora il personale incaricato che te la trattino bene (se è necessario, sei autorizzato a fare gli occhi da cerbiatto), perché non è simpatico arrivare all’aeroporto di Tenerife e scoprire che la tua sedia a rotelle ora tira tutta a destra.
- Se hai bisogno di una camera e un bagno attrezzato, assicurati che la struttura dove alloggerai (hotel, b&b, campeggio…) ce li abbia; se ti muovi in carrozzina, verifica che ci sia l’ascensore e che non ci siano gradini all’ingresso. Se vai al mare, accertati che la spiaggia sia compatibile con le tue esigenze: alcune hanno la passerella che arriva fino all’acqua, oppure forniscono una sedia a rotelle apposta per entrarci.
- Segnati i numeri di telefono utili, in modo da averli subito a disposizione in caso di difficoltà: per esempio quelli dell’hotel, del servizio di assistenza per i trasporti, del servizio taxi del luogo dove andrai; se hai una carrozzina elettrica, potresti dover prenotare il taxi con anticipo, poiché le vetture attrezzate sono in genere molto poche.
- Se vai in un Paese straniero, impara le parole chiave nella sua lingua: disabile, sedia a rotelle, accessibile, ascensore, bagno per disabili, parcheggio per disabili…
- Metti in borsa il tesserino magico per il parcheggio disabili e il tuo certificato d’invalidità: potrebbero servirti! Il tesserino per il parcheggio è valido in tutta l’Unione Europea, ma ricordati che la Svizzera deve sempre distinguersi: nel caso tu ci dovessi andare, oltre al cartellino azzurro devi esporre un contrassegno per “il turista disabile in visita in Svizzera”, stampabile esattamente qui. Le regole per la ZTL, invece, cambiano di città in città: controllale sul sito internet del Comune prima di salutare la telecamera.
- Anche le ricette per farmaci particolari potrebbero rivelarsi indispensabili, non dimenticarle!
- Fai manutenzione alla tua carrozzina prima di partire (o a qualsiasi trabiccolo usi per spostarti), assicurandoti che sia pronta per affrontare un viaggio; se ha le ruote in camera d’aria, ricordati di gonfiarle!
- Oltre ai vestiti e alla crema solare, metti in valigia tutto ciò che può aiutarti nella cura personale e a stare più comodo possibile: per me si tratta di uno sgabellino pieghevole, della spugna col manico per lavarmi e del cuscino per la cervicale. Se viaggio con Ryanair e ho diritto solo al bagaglio a mano, metto in conto che non mi laverò e dormirò malissimo.
- IMPORTANTE! Dopo averti detto di avvisare il mondo intero che sei disabile e di controllare in anticipo che luoghi e mezzi di trasporto siano accessibili, mi rimangio tutto: se in realtà non hai grosse difficoltà, riesci a fare le scale e/o non hai necessità di un bagno cosiddetto attrezzato, il mio consiglio spassionato (questo sì che nessuno ti darà mai) è quello di non specificarlo proprio sempre sempre sempre, specialmente al telefono. Potresti dover rinunciare al soggiorno in un posto bellissimo solo perché la receptionist di quella struttura alberghiera non proprio a norma, spaventata dalla parola “disabile” che nella sua testa significa “carrozzina giganormica che pesa 2 tonnellate e ha lo spazio di manovra di una petroliera”, ti dice che non ha camere adatte.
- Infine, pianifica in anticipo quello che puoi, ma non fasciarti troppo la testa: gli inconvenienti ci saranno comunque, ma tutto si supera e possono capitare anche belle sorprese. Dunque chiudi la valigia e goditi la vacanza!
Se vuoi qualche esempio di viaggio con Nanabianca, leggi i resoconti delle mie vacanze a Roma e a Norimberga! Alcuni dei consigli che ti ho dato li troverai anche sul prossimo numero di Pantheon – Verona Network, rivista mensile di Verona e provincia consultabile anche online (ti sei perso la mia intervista sullo scorso numero?).
E tu, quali consigli mi daresti prima di partire?
Ogni volta che tu pubblichi un articolo che linka alle vacanze RoNane in qualche modo, le views del mio blog si impennano esponenzialmente. Vedi? In realtà non siamo amiche, ti sfrutto per la notorietà.
<3
Ho fatto un buon lavoro di link building! ❤️
E lo so benissimo che mi sfrutti per quello.