Chi mi ha seguita sui social ormai avrà questo tema fuori dagli occhi e dalle orecchie, ma qui voglio raccontare con un po’ d’ordine la mia partecipazione ai Diversity Media Awards 2019!
Ma cosa sono? I DMA «premiano i personaggi e i contenuti media che hanno contribuito a una rappresentazione valorizzante della diversità nelle aree genere e identità di genere, orientamento sessuale ed affettivo, etnia, età e generazioni, (dis)abilità». Sono organizzati da Diversity, organizzazione no profit impegnata nel favorire una visione del mondo che consideri la molteplicità e le differenze come valori e risorse preziose per persone e aziende.
La quarta edizione dei DMA si è tenuta all’Alcatraz di Milano, nel format aperitivo esclusivo, premiazioni, cena di gala e festa discotecara. Il tutto condito da un alto tasso di celebrità.
Ambassador di Friendz e Vidoser
E io cosa c’entro? Esperienze di vita pregresse mi avevano portata a conoscere Cecilia Nostro, co-founder di Friendz: un’app che permette agli utenti di guadagnare crediti dalle foto postate sui social e alle aziende di farsi pubblicità proprio grazie alle foto della sua community.

Il team Friendz e Vidoser ai DMA 2019
Caso vuole che Friendz, insieme a Vidoser – una app cugina, che sfrutta invece le stories degli utenti – fosse media partner dell’evento milanese e il suo team mi scegliesse come ambassador: il mio compito sarebbe stato quello di fare interviste flash ai VIP lì presenti, con domande spiazzanti sulla diversità (in particolare la mia).
Le mini interviste
Sono stata invitata in quanto blogger che parla di diversity e la mia postazione era nel blogger hub all’altro capo del rainbow carpet, a poca distanza dalle celebrità che si mettevano in posa a favore dei fotografi. Inutile dire che ero piuttosto emozionata e avevo timore di fare gaffes stratosferiche, ma continuavo a ripetermi che dopo essere stata in diretta su Rai1 era tutto in discesa: nonostante l’ansia da prestazione, mi sentivo a mio agio nel mio abitino firmato Bi.unique e con la mia cofana da diva in testa, e come previsto alla fine mi sono divertita un sacco!

Il Rainbow Carpet

Le ragazze del team Friendz sul Rainbow Carpet
Tra i personaggi del mondo dello spettacolo e della comunicazione che si sono seduti sulla poltroncina accanto a me, ci sono stati Roberto Vecchioni, Alessandro Cattelan, Arisa, Malika Ayane, Immanuel Casto, Paolo Ruffini, Diana Del Bufalo, Rocco Fasano, Federico Clapis, Ana Laura Ribas, Stephanie Glitter (la adorohhh), il social media manager di Taffo…

La mini intervista a Immanuel Casto
Le domande dovevano essere dirompenti e anche un po’ bastarde: immaginate di essere uno dei VIP qui sopra e come prima cosa vi sentite chiedere «Secondo te quanti cm sono alta?». BAM. Oh, solo uno si è avvicinato alla mia statura reale di 98 cm, tutti gli altri hanno sparato numeri a caso, tra i 50 e i 70 cm (chissà che problemi hanno con le dimensioni…). Anche se può sembrare che fossero domande fini a se stesse, lo scopo era quello di disorientare e poi far riflettere su quanto possiamo essere diversi, ma sempre con ironia.

La mini intervista ad Alessandro Cattelan

Cosa gli avrò mai chiesto?

La mini intervista a Malika Ayane

La mini intervista a Federico Clapis
Altri esempi di domande spiazzanti?
- Si dice “altezza mezza bellezza”: secondo te cosa sono?
- Fai una battuta originale sulla mia altezza.
- Dimmi 3 cose che secondo te non può fare una persona bassa come me.
- Se tuo nipote di 5 anni mi vedesse per strada e ti chiedesse ad alta voce “perché quella signora è così piccola?”, tu cosa gli risponderesti?
- Nomina 3 cose alte come me (Immanuel Casto: «Un panettoncino spartitraffico, un giaguaro, un generoso idrante»).
- Dimmi la prima cosa che hai pensato quando mi hai vista.
- La gente di solito mi chiede come faccio a trovare da vestire: tu che idea ti sei fatto? (Stephanie Glitter: «Da ZARA Bimba!»).
- Secondo te come faccio a cucinare se non arrivo nemmeno al fornello?
- Se dovessi associarmi al personaggio di un film o di un libro, chi sarei?
- Ti ricordi cosa diceva De Andrè a proposito dei nani? Sei d’accordo?
- Concludi in modo alternativo, simpatico e non volgare la trita battuta “Donna nana…” (Paolo Ruffini: «…Salernitana!»).
La mini intervista a Paolo Ruffini
La mini intervista a un capellonissimo Rocco Fasano
La mini intervista ad Arisa
…e quelle un po’ più seriose:
- Se dico “Diversity”, qual è la prima cosa che ti viene in mente?
- Hai mai avuto a che fare personalmente con la diversità?
- Cosa ti rende diverso?
- Qual è per te un esempio di persona che ha fatto della propria diversità un valore aggiunto?
- Ora si parla del concetto di “diversity”: ma vuoi dirmi che esistono davvero persone “normali”?

La mini intervista alla favolosa Stephanie Glitter

Io la trovo divina!

La mini intervista a Diana Del Bufalo
Nonostante l’imbarazzo del primo impatto, tutti gli intervistati e le intervistate se la sono cavata alla grande – o dovrei dire “piccola”? – e hanno retto il gioco! Presto sarà disponibile il video completo sui social di Friendz e Vidoser.

La mini intervista a Taffo Funeral Service
La consegna dei Diversity Media Awards
All’aperitivo è seguita la premiazione dei personaggi e delle diverse categorie di media che si sono distinti per aver trattato il tema della diversità in modo inclusivo: a questo link trovate tutti i vincitori.
Bilancio dell’esperienza? Assolutamente positivo! Ho scoperto quanto mi piace mettermi alla prova e buttarmi in situazioni che fino a pochi anni fa non avrei nemmeno preso in considerazione, perché mi sarei vergognata troppo: oggi mi diverto da morire, ecco la verità.

Sembro la signorina del TG!
Ancora grazie a Friendz, Vidoser e Diversity per avermi regalato tutto questo (incluso l’after party all’Alcatraz)!

L’After Party dei Diversity Media Awards all’Alcatraz di Milano!